ASP DI PALERMO: DAL BACINO STORICO DEGLI EX CONTRATTISTI AI PRECARI
COVID
IN 5 ANNI STABILIZZATI 1.319 LAVORATORI
PALERMO 12
GENNAIO 2024 – Dal più grosso bacino di precari di un’amministrazione pubblica
italiana (gli ex contrattisti) alle stabilizzazioni dei precari covid. E’ il
percorso che dal 2019 ad oggi ha portato alla stabilizzazione di 873 lavoratori dell’Asp di Palermo, ai
quali a breve si aggiungeranno altri 446
operatori, per complessivi 1.319 dipendenti
che, da quando l’Azienda sanitaria del capoluogo è guidata da Daniela Faraoni, sono
passati dal precariato al contratto a tempo indeterminato.
Le 96 procedure curate dal Dipartimento Gestione Risorse Umane dell’Asp
hanno interessato quasi tutte le figure professionali presenti in Azienda. Una “forza
lavoro” – quella dei precari stabilizzati negli ultimi 5 anni - pari al 34% degli attuali dipendenti (3.904)
legati da un contratto a tempo indeterminato all’Asp di Palermo.
“I processi di stabilizzazione hanno
rappresentato una priorità sin dal mio insediamento - ha sottolineato il Commissario straordinario
dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni
– all’inizio si è trattato di riconoscere (agli ex contrattisti, ndr) il valore
di un’esperienza maturata per tantissimi anni da un gran numero di lavoratori
che attendevano la stabilizzazione anche per dare garanzie alle condizioni
sociali della propria famiglia. Alla
base c’è, sempre, stato un profondo rispetto per il destino lavorativo di ogni
persona, anche se il percorso è stato, talvolta, caratterizzato da una
dialettica dai toni fin troppo accesi. La direzione aziendale non ha mai desistito
ed ha continuato, costantemente, a mettere in atto tutte le procedure
possibili, anche durante e dopo la pandemia, quando l’organizzazione ha potuto
contare su un numero cospicuo di altri lavoratori che si sono inseriti
improvvisamente e, talvolta, senza il rispetto delle condizioni previste
dall’ordinamento, alle quali è stato possibile derogare in regime di urgenza di
fronte agli effetti devastanti dei contagi. Terminata la pandemia tutto è stato
ricondotto nelle condizioni di assoluta integrità normativa. Il rispetto delle
regole è stato immediatamente ripristinato, procedendo a tutte le azioni utili,
possibili e sostenibili, in virtù delle esigenze organizzative, per i processi
di stabilizzazione che le norme nel tempo hanno confermato o introdotto”.
L’elenco delle stabilizzazioni è
lungo e, come detto, ha preso il via nel 2019
con 647 ex contrattisti (dei quali 63 cooptati dall’Azienda Policlinico e dall’Azienda
Villa Sofia-Cervello), mentre nel 2020 è
toccato a 5 medici, nel 2021 ad
altri 31 lavoratori e nel 2022 a 63
precari. L’anno scorso sono stati
127 gli operatori stabilizzati ai
quali si aggiungeranno altri 446 lavoratori (tra i quali 157 infermieri e
150 OSS) per i quali sono in corso le procedure che si concluderanno con la
firma dei contratti a tempo indeterminato.
“Il lavoro fatto dagli uffici è
stato spasmodico, difficile e impegnativo – ha concluso Daniela Faraoni - agli
operatori della UOC Gestione Risorse Umane va il mio ringraziamento per quanto
si è riusciti a portare a compimento e per quanto si farà nelle prossime
settimane”. (nr)