Direzione Aziendale  NEWS: Adozioni all'estero: Supporto dell'Asl 6 (02/03/2009)  Iniziative
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ASL 6/COMUNE DI PALERMO: UN INTERVENTO DI SUPPORTO  A FAVORE DELLE FAMIGLIE CHE HANNO ADOTTATO UN MINORE ALL’ESTERO

IL NUOVO SERVIZIO PARTIRA’ DAL PROSSIMO 9 MARZO

            Un intervento di supporto a favore delle famiglie che hanno adottato un minore all’estero. Il progetto, realizzato dall’Unità Operativa Adozioni del Servizio di Psicologia dell’Ausl 6, in collaborazione con l’Unità Organizzativa Adozioni del Servizio Sociale del Comune di Palermo, è stato presentato questa mattina dal Direttore generale dell’Azienda sanitaria, Salvatore Iacolino, e dall’Assessore alle Attività Sociali, Stefano Santoro.

            “Si tratta di un intervento di prevenzione del fallimento adottivo – ha spiegato Salvatore Iacolino nel corso della conferenza stampa svoltasi nei locali dell’Aiuto Materno – le percentuali di ‘restituzione’ dei minori sono di circa il 10%. L’obiettivo di un progetto unico nella sua specificità in Sicilia, ed all’avanguardia in Italia, è di arricchire le competenze e le conoscenze dei genitori per gestire le possibili difficoltà di inserimento del bambino”.

            Il servizio partirà il prossimo 9 marzo con il primo gruppo composto da 8 famiglie che hanno adottato recentemente un minore all’estero.

            “L’esperienza maturata dall’Unità Operativa Adozioni, condivisa anche dai ricercatori del settore – ha spiegato la Responsabile del progetto, la psicologa Daniela Randazzo – ha dimostrato che un intervento precoce sul nucleo adottivo, consente di aiutare nella costruzione dei legami familiari, sia i genitori sia i bambini”.

            Alla realizzazione del progetto collaborano dieci tra psicologi dell’Ausl 6, volontari e tirocinanti, oltre alle Assistenti Sociali del Comune. Il servizio, che rientra tra le prestazioni previste dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), è gratuito

            “Ai genitori adottivi – ha sottolineato Iacolino – è affidato il difficile compito di far rinascere il sentimento di fiducia in bambini che sono stati fortemente delusi dai genitori naturali e spesso anche dagli adulti in generale. Adesso, grazie al nuovo servizio realizzato da Azienda Sanitaria e Comune, si offre la possibilità ai genitori adottivi di un confronto con esperti del settore. Anche per i bambini, spesso stressati dalle condizioni di vita in cui sono cresciti, l’adozione può rappresentare inizialmente una incognita ed il modo in cui i genitori sapranno affrontare le prime tappe della costruzione della relazione con il figlio, potrà essere determinante  per una sana evoluzione del rapporto”.

            Il percorso studiato dall’Unità Operativa Adozioni dell’Ausl 6 e dall’Unità Organizzativa Adozioni del Comune, prevede 9 incontri di gruppo.  Contemporaneamente si affiancherà un itinerario seguito dai bambini, divisi in piccoli gruppi omogenei per età. “Il percorso psicoeducativo che offriamo ai genitori adottivi ed ai loro bambini – ha detto Daniela Randazzo – vuole essere una sorta di addestramento per affrontare e gestire in maniera adeguata una serie di problemi che immediatamente si pongono come ad esempio l’inserimento a scuola o il modo in cui parlare della famiglia naturale oppure lo stile educativo o come affrontare le disubbidienze o le crisi di rabbia”.

            Dal 2000 al primo semestre del 2008 sono stati 277 i minori provenienti dall’estero adottati in provincia di Palermo, dei quali 87 tra il primo gennaio ed il 30 giugno dello scorso anno. Di questi ultimi, 72 provenivano dall’Est Europa, 13 dall’America Latina ed uno ciascuno da Africa ed Asia. L’età media dei minori stranieri adottati è di 7 anni e mezzo. “Grazie ad una modifica al programma informatico dell’Anagrafe Sanitaria – ha concluso Iacolino – i genitori adottivi residenti nel territorio di competenza dell’Ausl 6, avranno la possibilità di inserire immediatamente i minori provenienti dall’estero nel proprio libretto sanitario. E’ stata, inoltre, prevista la possibilità per i nuclei in affidamento preadottivo o in adozione a rischio giuridico, di effettuare la scelta del pediatra di base, secretando il nome del bambino”.         

Palermo 2 marzo 2009, l'addetto stampa, Nino Randazzo


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