Fragilità Sanitaria e Socio-Sanitaria

La fragilità è definita come una diminuzione delle capacità nel portare avanti le principali attività sociali e pratiche della vita quotidiana, che caratterizzano un individuo autonomo ed inserito. Non è legato all'età e deriva dall'influenza reciproca di fattori individuali ed elementi ambientali. Include le seguenti componenti:

• Fisico-biologiche: presenza di patologie organiche, la riduzione della massa muscolare, aspetti funzionali della vita quotidiana, la riduzione dell'acuità ed integrità sensoria;
• Psicologiche: presenza di sintomatologia depressiva, senso di stanchezza cronica, capacità di fronteggiamento, disregolazione emotiva, deficit cognitivo, disturbo del neurosviluppo, disturbo dello spettro autistico;
• Sociali: relazioni disfunzionali, chiusura relazionale, disadattamento sociale, differenza culturale, disagio economico, emarginazione, isolamento, mancanza di lavoro.

Si può manifestare in gradi diversi, da un livello di fragilità leggero ad uno più pressante, fino a condurre ad esiti avversi quali un maggior rischio di morbilità, di ospedalizzazione urgente e di assistenza a lungo termine (non autosufficienza). La fragilità è quindi una condizione che cambia nel tempo ed è suscettibile di interventi attivi/preventivi di condizioni peggiori.

• Progetto di integrazione dell'assistente sociale nei servizi socio-sanitari

Il progetto si ispira al modello bio-psico-sociale secondo la visione olistica che consente di guardare alla persona nella complessità dei suoi bisogni di natura abitativa, di sussistenza, risocializzanti, formativi, lavorativi e di tutela.

Il progetto avviato all’Asp Palermo è finalizzato a sperimentare un modello organizzativo socio-sanitario più funzionale alla presa in carico della persona fragile a rischio di esclusione sociale e di istituzionalizzazione. Ciò si colloca in una concezione di multidisciplinarità delle risposte, in grado di affrontare la salute del cittadino nella sua globalità, promuovendo l'integrazione e il coordinamento  degli  interventi di natura sanitaria con quelli di tipo socio-assistenziale. In particolare l'attenzione è rivolta alle persone fragili; verrà elaborata una cartella socio-sanitaria condivisa dalla rete dei servizi per favorire la continuità della presa in carico del paziente.

Il modello bio-psico-sociale con la valutazione multidimensionale favorisce l'individuazione di percorsi di sostegno personalizzati, per affrontare le criticità emergenti e orientati ad accogliere le richieste delle persone, della rete di sostegno e delle famiglie che vivono situazioni di vulnerabilità.

Gli esiti delle sperimentazioni ad oggi messe in atto nei territori hanno evidenziato le potenzialità di un nuovo approccio nella lettura e nella comprensione dei bisogni socio-sanitari. Al fine di validare le azioni già implementate e individuare nuove modalità operative condivise si è avviato nel mese di Ottobre 2024  il “Progetto  Fragilità”  che ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro di 6 Assistenti Sociali dell’Asp di Palermo, con il compito di operare sulla popolazione di assistiti facente capo al territorio di Palermo e provincia. I cittadini "target" del progetto sono i pazienti con complessità, fragilità, assenza o carenza di reti familiari e parentali, scarsi mezzi di sussistenza, problematiche giudiziarie e di tutela, diagnosi e doppia diagnosi,  assenza di specifiche competenze formative e lavorative, non autosufficienza ed in situazione di disabilità e vulnerabilità socio-sanitaria.

L 'Assistente Sociale svolge una funzione di raccordo tra il team sanitario e le "linee produttive" di erogazione delle prestazioni di natura assistenziale, socio-sanitarie, sociale e di tutela.

• Progetto intervento socio-sanitario integrato

In questo modello di intervento integrato e comunitario,  che mira a  coniugare i bisogni delle persone  con  le risposte dei servizi socio-sanitari e dei professionisti stessi, è rappresentata una vera integrazione tra sociale e sanitario  in una  logica di connessione  tra interventi, risorse e competenze, riconducibile anche al lavoro di rete praticato dall’assistente sociale nell’agire professionale.

Tali azioni progettuali sono  riconducibili al Servizio Sociale  che all’ art. 6 codice deontologico recita: “il servizio sociale è rivolto agli individui e alle famiglie per contribuire al loro sviluppo;  ne valorizza l’autonomia, la soggettività, la capacità di assunzione di responsabilità e le sostiene nel processo di cambiamento, nell’uso delle risorse proprie e comunitarie nel prevenire ed affrontare situazioni di bisogno o di disagio, promuovendo ogni  iniziativa atta a ridurre i rischi di emarginazione e isolamento sociale”.

L’Assistente Sociale lavora sull’autodeterminazione delle persone in quanto soggetti attivi del progetto di aiuto  (Art 11); con il  progetto fragilità si sviluppano attività che favoriscono la connessione dei servizi del territorio per la presa in carico integrata del paziente fragile allo scopo di snellire le procedure e strutture prassi consolidate. Intendiamo collaborare per promuovere  questo  progetto innovativo da avviare in relazione ai bisogni emergenti di cronicità, disabilità, fragilità.

• promuovere la partecipazione, responsabilità e trasparenza dei servizi di  Assistenza territoriale e sociosanitaria nell'ambito dell’accessibilità e prossimità
• favorire il consolidamento  del  ruolo del servizio sociale nelle articolazioni aziendali , l’integrazione organizzativa, l’adeguamento strutturale e tecnologico, l’innovazione info-telematica e la  formazione e l' aggiornamento professionale nei diversi ambiti Territoriali e Ospedalieri.