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FACCIAMO IL PUNTO SULLA MENINGITE
In relazione ai recenti episodi di meningite avvenuti negli ultimi mesi in Italia e alle conseguenti preoccupazioni che molti utenti hanno manifestato al riguardo, si ritiene utile preliminarmente affermare che, in atto, la situazione epidemiologica ( numero di casi ) è nella media degli ultimi anni. I dati del Sistema di Sorveglianza delle Malattie Batteriche Invasive forniti dall’Istituto Superiore di Sanità e relativi alle patologie che hanno come causa il meningococco ( responsabile degli ultimi eventi ) non mostrano, in Italia, significative differenze negli ultimi 5 anni: 172 nel 2013; 163 nel 2014; 168 nel 2015; i primi dati del 2016 risultano in linea con quelli degli anni precedenti.. Anche il dato regionale non mostra scostamenti significativi da un anno all’altro ( si va da un minimo di 6 a un massimo di 14 casi ) così come quelli relativi alla provincia di Palermo. Quindi non siamo in presenza di una “epidemia di meningite” anche se la gravità della malattia e la giovane età di chi ne viene colpito, destano emozione e paura presso la pubblica opinione. L’allarme generato da informazioni , spesso prive di riscontro, che si diffondono velocemente attraverso i canali messi a disposizione dalla “rete” non è giustificato dalla reale entità del problema.
La meningite da meningococco è più frequente in due fasce d’età, nel primo-secondo anno di vita ( quando il sistema immunitario non è ancora perfettamente maturo ) e tra i 12/14 anni e i 24 anni, quando i ragazzi cominciano ad avere più occasioni di socializzazione ( gite scolastiche, Erasmus, frequentazione di locali, partecipazione ad eventi, come concerti, etc.) e quindi è più facile venire a contatto ravvicinato con soggetti portatori sani del batterio che costituiscono la principale fonte di infezione.
La prevenzione delle meningiti si basa sul rispetto di poche, semplici regole che possano modificare eventuali abitudini non corrette quali, ad esempio: non bere negli stessi bicchieri,non utilizzare le stesse posate,non scambiarsi le bottiglie di birra o altre bevande,coprirsi la bocca quando si starnutisce,non scambiarsi le sigarette,non condividere gli stessi fazzoletti.
A tale riguardo l’ASP di Palermo ha predisposto un semplice “decalogo” che sarà a disposizione di tutte le scuole secondarie e sarà distribuito nei principali luoghi di aggregazione giovanile.
La prevenzione più efficace resta la vaccinazione.
L’ASP, in coerenza con le direttive regionali, offre il vaccino verso tutti e 5 i tipi di meningococco responsabili dei casi più gravi.
Da diversi anni viene offerta gratuitamente la vaccinazione anti meningo C al 13° mese di vita; dal gennaio 2015 a tutti i nuovi nati viene praticata la vaccinazione anti meningo B e dai 12 fino ai 30 anni viene offerta, sempre gratuitamente, la vaccinazione per il “quadrivalente” A,C,W,Y.
L’ASP di Palermo ha coperture molto alte per il “C” ( fino al 90% ) e risultati molto incoraggianti per gli altri due vaccini, inseriti nel calendario vaccinale solo nel 2015.
Nel primo semestre 2016 sono state acquistate 23.000 dosi di “B”, 10.000 di “C” e 13.000 di quadrivalente.
Nonostante quanto detto in premessa, negli ultimi giorni, a causa dei recenti episodi, vi è stato un incremento nel numero di utenti che si sono rivolti ai centri di vaccinazione. I 10 centri della città e quelli dei Distretti della provincia stanno lavorando a pieno ritmo per soddisfare le richieste degli utenti, malgrado qualche inevitabile disagio legato al notevole afflusso.
Dal 1 agosto ad oggi, infine, sono state distribuite circa 3500 dosi di vaccino quadrivalente; all’ 10 agosto Il numero delle vaccinazioni praticate ammonta a circa 3.000.
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