LO SBARCO A MAGGIO A LAMPEDUSA E LA DIAGNOSI AL POLIAMBULATORIO
DELL’ISOLA DI UNA GRAVE PATOLOGIA CARDIACA
LA STORIA DI UN GIOVANE ETIOPE CURATO NEGLI OSPEDALI PALERMITAN
NEI GIORNI SCORSI L’IMPIANTO ALL’INGRASSIA DI UN DEFIBRILLATORE
SOTTOCUTANEO
PALERMO 1
SETTEMBRE 2023 – Salvato in mare dalle motovedette italiane nel mese di maggio
al largo di Lampedusa e salvato dai medici del Poliambulatorio dell’isola prima
e dopo da quelli dell’Ismett e dell’Ospedale Ingrassia di Palermo. E’ la storia
di Frank (il nome è di fantasia, ndr), giovane di 16 anni etiope sbarcato nelle
Pelagie a fine primavera. Le “palpitazioni” che aveva subito accusato avevano
indotto i medici ad un consulto nel servizio H24 di cardiologia assicurato nell’isola
dagli specialisti dell’Ospedale Ingrassia.
“Dopo la visita ed i successivi
controlli effettuati in ambulatorio a Lampedusa – spiega il Primario di
cardiologia dell’Ingrassia, Sergio Fasulo – è stata diagnosticata una severa
insufficienza cardiaca. E’ stato subito trasferito nel nostro reparto per un
approfondimento e successivamente all’ISMETT dove è stato eseguito un
intervento di sostituzione valvolare aortica e mitralica con bioprotesi”.
Il ragazzo ha poi vissuto in una
comunità per minori, ma qualche giorno fa si è reso necessario un nuovo
ricovero all’Ingrassia. “Gli ulteriori approfondimenti diagnostici, ci hanno
indotto ad impiantare un defibrillatore
cardiaco sottocutaneo (S-ICD, ndr) – aggiunge Sergio Fasullo - si tratta di un
‘prodotto’ che non richiede l’inserzione di elettrodi all’interno del cuore, ma
viene esclusivamente impiantato in sede sottocutanea e svolge efficacemente le
funzioni di defibrillazione. Devo ringraziare Francesco D’Arca, Piero
Levantino, Giuseppina Leone, Giovanni Lipari, Giorgio Maringhini, Giuseppe
Caponetti, Mirko Luparelli e Graziella Vetrano, non solo per la riconosciuta
professionalità, ma soprattutto per l’impegno, il trasporto ed anche il
supporto psicologico assicurato al giovane pure in comunità. Frank è stato
dimesso, sta bene e lo aspettiamo tra un paio di settimane per un controllo
programmato. La sua storia conferma l’importanza e l’efficacia dei servizi
garantiti nel Poliambulatorio di Lampedusa. La tempestività della diagnosi è
fondamentale per intercettare patologie cardiache, spesso sconosciute, che
necessitano di interventi immediati”.
Nel
primo semestre di quest’anno sono state oltre 2.000 le prestazioni – tra visite
ed esami – erogati dal servizio di cardiologia dell’Asp nel Poliambulatorio di
Lampedusa a residenti, turisti ed immigrati. (nr)